Chi siamo

L’Istituto è nato da un grande progetto per coltivare ideali nati molto tempo prima di noi. Attraverso l’Istituto ci adoperiamo per diffondere quegli ideali tra coloro che possono contribuire a mantenerli vivi, anche dopo di noi.

Per questo ci sembra giusto indicare in questo spazio non solo i nomi di chi attualmente sta lavorando a progetti in corso, ma anche di coloro che hanno contribuito, direttamente o indirettamente, a far nascere e a far funzionare per anni l’Istituto stesso.

Ci piace dire che fa parte dell’Istituto chi vi lavora, ma sarebbe riduttivo limitare questa definizione solo a «chi sta lavorandovi ora», e non includere anche tutti coloro che, fino ad ora, hanno dedicato tempo e risorse sottraendole alla propria vita fuori dall’Istituto.

L’Istituto si fonda sul volontariato, è nato per passione ed è ancora vivo solo per la passione che anima il gruppo di persone che se occupano; persone che per la maggior parte non sono imparentate tra loro, non vivono nello stesso luogo, non svolgono la stessa attività, e non si frequentano al di fuori delle «botteghe» – ora virtuali – in cui collaborano ai progetti firmati IMC.

Non possiamo indicare qui coloro che erediteranno il progetto Istituto MetaCultura. Li stiamo cercando e formando, ma non possiamo scommettere che la vita sicuramente consentirà loro di continuare ad occuparsi dell’attività dell’Istituto.

In ogni caso sarà nostra premura aggiornare sempre questa pagina con i nomi di tutti coloro che hanno fatto qualcosa di importante per far crescere l’Istituto – crescendo loro stessi – e per attuare uno dei tanti progetti in cui si articola il piano ambizioso di attività che di anno in anno continua ad espandersi.

Anzitutto vorremmo menzionare i fondatori dell’Associazione Culturale con cui si è voluto dare, all’Istituto, una forma giuridica, una sede e un programma da sviluppare con l’aiuto dei partner Istituzionali che negli anni ci hanno sostenuto:

L’Istituto MetaCultura è stato fondato da un gruppo di autori, studiosi e responsabili di Istituzioni Culturali interessate allo sviluppo del settore educational. Successivamente la struttura organizzativa è arrivata a coincidere con il gruppo di autori, ricercatori, collaboratori che cura i servizi che l’Istituto offre agli Enti partner e Sostenitori. I fondatori sono stati:

– Alessandro Pamini: direttore artistico dell’IMC e della Fondazione Roberto Rossellini per lo Sviluppo del Pensiero Enciclopedico; antropologo, docente di narrazione e narratologo, autore di sistemi reticolari e del modello di sistema su cui essi si basano

– Domenico Cardone fondatore insieme ad Alessandro Pamini dell’Istituto, responsabile per oltre quaranta anni dell’Area Formazione e Ricerca del Teatro La Fenice (partner storico dell’Istituto in una comune sperimentazione sui sistemi elearning per lo studio del teatro musicale), già direttore dell’Archivio Storico del Teatro La Fenice; co-fondatore della Fondazione Roberto Rossellini per lo Sviluppo del Pensiero Enciclopedico

– Luigi Pedroni responsabile per oltre venti anni del settore Educational ERT Emilia Romagna Teatro

– Renzo Baù videomaker e docente di arti visive

– Giovanni Giuriati etnomusicologo e docente di etnomusicologia

– Pietro Valenti direttore per oltre venti anni dell’ERT Emilia Romagna Teatro

Poi vorremmo menzionare i tanti collaboratori storici che noi stessi abbiamo formato, perché  questa attività richiede competenze speciali; competenze che non solo sono frantumate in materie e discipline diverse distribuite in ordinamenti di studi tra loro non comunicanti all’interno delle Istituzioni educative, ma esse sono sempre più estranee ai programmi scolastici, dalla scuola primaria fino all’Università, e stanno racchiuse in testi dimenticati o ignorati persino da chi insegna; competenze divenute sempre più rare, perché non ci sono più quei maestri in grado di trasmetterle ai loro allievi.

Tra i nostri allievi e collaboratori molti si sono persi, perché, per ragioni familiari e professionali, hanno imboccato strade diverse dalla nostra e non hanno avuto più il tempo necessario da dedicare a questa attività impegnativa e continuativa. Ma nessuno di loro è stato per noi un investimento sprecato; anzitutto perché ha contribuito in qualche misura, secondo le proprie possibilità, a far avanzare lo sviluppo dei progetti, anche «solo» aiutandoci a trovare documenti preziosi e a digitalizzarli ed editarli, a realizzare prototipi con le tecnologie allora disponibili o a sperimentare in contesti educativi i prototipi dei sistemi stessi. Inoltre, ognuno di essi, consapevolmente o inconsapevolmente, sta diffondendo alcuni degli ideali che ha appreso durante l’attività svolta con noi.

Tra i collaboratori che hanno dato maggiori contributi vorremmo almeno menzionare:

– Valeria Vitale narratologa e autrice di gran parte dei titoli elearning realizzati dall’Istituto e adottati dagli enti partner teatrali; co-fondatrice della Fondazione Roberto Rossellini per lo Sviluppo del Pensiero Enciclopedico; co-autrice della prima parte della PoliEnciclopedia Rosselliniana della Tradizione Umanistica; Research Curator at the British Library. Chair of Pelagios Network

– Francesca Talamo autrice dei film realizzati dalla Fondazione Rossellini (Era notte a Roma città aperta, Storie d’Italia tra occupazione e liberazione), autrice dell’opera multimediale Storia di Babar l’elefantino realizzata in collaborazione con il Teatro La Fenice e il Conservatorio di Trento; co-fondatrice della Fondazione Roberto Rossellini per lo Sviluppo del Pensiero Enciclopedico

– Rina Zamarra editor di siti, co-autrice di titoli per la Piattaforma Elearning dell’Istituto, nonché autrice di voci della Polienciclopedia Rosselliniana per lo Studio della Tradizione Umanistica

Ad essi vorremmo aggiungere gli sperimentatori, coloro che con molta pazienza ci hanno aiutato, negli anni, a creare «prototipi» tecnologici sempre più complessi e raffinati. Grazie a loro abbiamo potuto utilizzare al meglio le tecnologie via via disponibili – prima analogiche, poi digitali; con loro abbiamo persino contribuire a svilupparle, sfruttandole al limite delle loro possibilità. Grazie al loro aiuto siamo diventati dei pionieri nell’impiego umanistico delle tecnologie per l’apprendimento interattivo, a distanza, multi e iper mediale.

Tra i tanti sperimentatori vorremmo menzionare almeno

– Luca di Bello curatore degli archivi umanistici della Fondazione, co-sviluppatore e della nuova Piattaforma Elearning dell’IMC; programmatore sviluppatore dei modelli di sistemi reticolari realizzati dall’IMC

– Bruno Finocchiaro sistemista, esperto di applicazioni tecnologiche in campo scientifico e didattico, co-fondatore della Fondazione Roberto Rossellini per lo Sviluppo del Pensiero Enciclopedico, consulente tecnologico dell’Istituto

Ancora vorremmo menzionare i sostenitori, i mecenati, i partner, gli interlocutori che sul piano tecnologico, economico, e morale hanno creduto e investito nelle nostre ricerche, nei nostri progetti e nella nostra metodologia. Alcuni di loro hanno contribuito a incrementarne il patrimonio archivistico mettendo a disposizione preziose risorse artistiche e scientifiche che sono servite a creare i prototipi dei sistemi ipermediali elearning. Sempre grazie al loro aiuto si è anche potuta condurre con continuità quella ricerca tecnologica e metodologica da cui è nata la piattaforma elearning reticolare su cui si basano tutti i nostri sistemi.

Tra di essi non possiamo dimenticare

– Carlo Federico Pamini che fin dalla nascita dell’Istituto ha messo a disposizione la sua biblioteca d’arte, ha finanziato molte delle sofisticate tecnologie di cui l’Istituto si è potuto servire per sperimentare e sviluppare nuovi prototipi, e ha anche contribuito, con la sua abilità artistica, a impreziosire numerosi progetti, che portano anche la sua firma

– Marcellina De Marchis Rossellini, che ha voluto donare all’Istituto l’archivio e la biblioteca di Roberto Rossellini da lei custoditi, per poter contribuire per prima allo sviluppo in forma ipermediale del più importante e incompiuto progetto rosselliniano: il progetto polienciclopedico per lo studio della tradizione umanistica, basato sulla correlazione tra i progetti dello stesso Rossellini e quelli dei grandi umanisti del passato suoi maestri, le cui opere presenti nella biblioteca rosselliniana erano state marcate e annotate in preparazione del progetto da sviluppare con tecnologie allora non disponibili.

– Fausto Bagnetti, che dalla creazione dell’Istituto, per sostenerne l’attività, che ha da subito ammirato e promosso, ha continuato a offrire a condizioni agevolate attrezzature tecnologiche fondamentali per la ricerca e lo sviluppo, e a metterne a disposizione, spesso anche gratuitamente, per eventi e seminari.

– Marco Capitelli, curatore del più vasto archivio di immagini cinematografiche presente in Italia, consulente dell’Istituto e della Fondazione per la ricerca di documenti cinematografici.

– John Landow e David Bolter che per anni hanno dialogato con noi riguardo l’architettura dei nostri sistemi ipermediali fornendoci e ricevendo preziosi suggerimenti metodologici e tecnologici e sperimentando a distanza con noi le soluzioni tecnologiche disponibili sul mercato

Infine, soprattutto per onestà intellettuale, ma non di meno per riconoscenza, ci sembra doveroso menzionare i maestri e gli ispiratori che ci sono stati a fianco a noi o dietro le nostre spalle, senza mai cessare di fornirci i loro preziosi insegnamenti, indicandoci la strada anche nei momenti più bui, quando cioè le Istituzioni – superati gli eventi e le ricorrenze e le campagne politiche e le mode –  ci abbandonavano puntualmente, e di conseguenza dovevamo rialzarci e ritrovare da soli la voglia di continuare a cercare nuovi compagni di viaggio. Alcuni di questi ispiratori sono stati accanto a noi come interlocutori in carne ed ossa per lungo tempo, altri lo sono stati attraverso i loro scritti, su cui ci siamo formati e che abbiamo assunto come presupposti teorici delle nostre ricerche. Tutti loro continuano a influenzare le nostre scelte con il loro rigore intellettuale e morale, con le loro utopie donchisciottesche, con la loro indifferenza al potere, al denaro, all’attualità e ai massmedia.

Siamo orgogliosi di poter dire che l’Istituto e la Fondazione sono nati e si sono sviluppati grazie al sostegno diretto o indiretto di grandi personalità nel campo scientifico e artistico, che costituiscono la nostra primaria e costante fonte di ispirazione. Tra di essi vogliamo ricordare almeno:

– Alberto Mario Cirese, antropologo, ispiratore delle ricerche metodologiche che hanno dato vita al nostro Istituto, formatore di noi stessi e dei nostri collaboratori, coautore dell’iper-manuale di studi demo-etno-antropologici curato dall’Istituto; consulente per la Polienciclopedia Rosselliniana per lo Studio della Tradizione Umanistica. Ha creduto nelle ricerche dell’Istituto fin da quando alcuni dei fondatori erano suoi allievi; durante una lunga e ininterrotta collaborazione egli ha concesso i diritti digitali di tutti i suoi studi per rendere possibile lo sviluppo di un sistema di studio demo-etno-antropologico basato sulle sue ricerche; e infine ha fornito preziosi suggerimenti oltre che insegnamenti per lo sviluppo dei sistemi stessi sin dai primi prototipi di cui è stato tra i primi estimatori.

– Henri Laborit, biologo e sociologo, ispiratore delle nostre ricerche intorno ai sistemi cognitivi e al potenziamento della memoria elaborativa per lo sviluppo di sistemi reticolari intra e intertestuali.

– Juri Lotman, semiologo, ispiratore delle nostre ricerche intorno alla struttura dei testi artistici

– Jean-Pierre Ponnelle, regista teatrale e cinematografico, autore delle migliori messe in scena, tra teatro e cinema, che abbiamo potuto usare come riferimento costante per i nostri sistemi dedicati al teatro musicale. Ispiratore delle nostre ricerche metodologiche sulla messa in scena

– Theodor Nelson, costante punto di riferimento nel lungo processo di elaborazione della nostra piattaforma ipermediale elearning, nella nostra ricerca sui sistemi reticolari e sull’organizzazione enciclopedica del sapere.

– Orson Welles, regista e autore teatrale e cinematografico, inventore di quella forma di «racconto filosofico audiovisivo», film-saggio, meta- e iper- testo multimediale, a cui si ispira la nostra narrazione didattica meta e iper testuale.

– Roberto Rossellini, ispiratore e iniziatore del progetto di Sistema Polienciclopedico per lo Studio della Tradizione Umanistica, che abbiamo ripreso a sviluppato dando ad esso una forma più adeguata grazie anche all’impiego di tecnologie elettroniche e allo sviluppo di un sistema di apprendimento in forma ipermediale elearning.

– Ernst Lubitsch, regista e sceneggiatore, a cui dobbiamo la maggior parte dei principi narrativi e compositivi che abbiamo indicizzato nei testi audiovisivi da noi studiati; ispiratore di un sistema reticolare di studio della sua opera e delle correlazioni intertestuali con l’opera dei tanti cineasti che ne hanno appreso la lezione.

– François Truffaut e Alfred Hitchcock, registi e sceneggiatori, autori del più vasto e articolato dialogo sul cinema e attraverso il cinema, che ha impegnato il nostro Istituto in uno studio decennale, per dare una forma di manuale ipermediale di narrazione audiovisiva alla loro collaborazione a distanza durata quasi quaranta anni.

– Luis Prieto, linguista, ispiratore e interlocutore nella ricerca sui tratti distintivi nei testi artistici e non, da cui l’Istituto ha potuto ricavare la metodolgia per la segmentazione dei testi e lo studio delle loro relazioni intra e intertesuali

Infine vogliamo menzionare gli attuali componenti del gruppo che sta lavorando ai nuovi progetti, che ha contribuito alla realizzazione del nuovo portale, che sta sviluppando i nuovi sistemi e collaborando alla realizzazione ed erogazione dei nuovi prodotti e servizi. Grazie all’attività di questo gruppo l’Istituto ha ora la nuova forma di ambiente di studio, di ricerca e progettazione, di formazione e didattica interamente online.

– Alessandro Pamini, direttore della ricerca, formatore, autore dei prototipi, progettista e autore dei nuovi sistemi di studio reticolari, autore di un nuovo software per la realizzazione dei sistemi reticolari

– Domenico Cardone, presidente dell’Istituto e studioso di metodologia didattica

– Emi Cipriano, coautrice dei nuovi sistemi di studio

– Amedeo Scorcelletti, sviluppatore dell’architettura dei nuovi sistemi di studio e del nuovo portale per erogare i servizi

– Selina Cremese, autrice di sistemi reticolari del’IMC musicista, musicologa e docente di violino, autrice dei corsi di composizione musicale per i titoli della piattaforma elearning dedicati al teatro musicale e a quei racconti che integrano tutte le forme espressive in un’unica narrazione propriamente multimediale

– Luigi Pedroni, coautore dei nuovi sistemi di studio reticolari

– Gregorio Padiglione, insegnante e collaboratore allo sviluppo dei nuovi sistemi di studio reticolari

– Lina Tiozzo, insegnante sperimentatrice dei sistemi reticolari e collaboratore allo sviluppo dei nuovi sistemi di studio reticolari

– Stefania Vianello, insegnante sperimentatrice dei sistemi reticolari e collaboratore allo sviluppo dei nuovi sistemi di studio reticolari

– Luca di Bello, cosviluppatore del nuovo portale per erogare i servizi e cosviluppatore di un nuovo software per la realizzazione dei sistemi reticolari

 

Concludiamo augurandoci che tra i prossimi collaboratori ci siate anche voi, a qualunque titolo vogliate contribuire a far continuare questa attività, che non consideriamo nostra, ma di chiunque vi collabori, la diffonda, ne fruisca.