Le Nuove Botteghe Umanistiche
Gli Ambienti di Studio, Progettazione e Sviluppo, dove trasformiamo «oggetti» inerti e irrelati in «strumenti» di metodo per studiare, con la scienza, le soluzioni e le regole della narrazione artistica, per indagare l’architettura di capolavori immortali, per esplorare la rete delle correlazioni tra le innumerevoli varianti di modelli archetipici, e per scoprire i meccanismi narrativi e compositivi condivisi tra opere distanti tra loro nello spazio, nel tempo, e nelle forme espressive.
I Progetti della Bottega Perché rileggere i classici
I Progetti della Bottega Perché rileggere i classici
Studiare un capolavoro: I Laboratori dedicati alle opere artistiche letterarie che ogni autore dovrebbe conoscere e aver studiato
In questo Laboratorio esaminiamo, scena per scena, le straordinarie soluzioni narrative e compositive racchiuse in capolavori letterari senza tempo che continuano a resistere ai tentativi, da parte della cultura di massa, di ridurli, riscriverli, cancellarli, per poi sostituirli con quei succedanei degradati che ormai invadono le piattaforme e la rete, e che pure, proprio ad essi devono le poche qualità che vantano o millantano grazie a quel poco che sono riusciti malamente a imitare.
Come per gli altri Laboratori, i progetti narrativi che abbiamo scelto di studiare sono quelli che, avendo avuto un ruolo particolarmente importante nella nostra stessa formazione, riteniamo possano contribuire altrettanto bene alla formazione dei nostri utenti. Ciascuno di essi costituisce infatti un esempio perfetto di applicazione di regole universali e di elaborazione di originali soluzioni e strategie autoriali.
Lo studio di questi capolavori ci consente di offrirvi – negli Ambienti di Studio a voi più congeniali – gli strumenti , oltre che gli oggetti, più adatti per apprendere ed esercitare tutto quello che quello che occorre sapere per occuparsi, a qualunque titolo – in veste di fruitore esigente e preparato, o di autore esperto e ambizioso -, di narrazione artistica.
Questi capolavori, potenzialmente immortali, sono stati realizzati in tempi più o meno lontani e in Paesi spesso tra loro in conflitto; tuttavia, non appena se ne analizza la struttura narrativa e compositiva, essi rivelano parentele insospettabili e appaiono riconoscibili come membri di una medesima famiglia, cosmopolita e molto affiatata, che continua a generare nuovi eredi, nuovi racconti di scrittori, viaggiatori ed educatori per vocazione, che continuano a superare tutti gli ostacoli posti loro per tentare di relegarli entro i confini del mondo in cui sono nati.
Alcuni dei capolavori che abbiamo deciso di anatomizzare appartengono alla contemporaneità, e, dal momento che possiedono le medesime qualità dei capolavori a cui si ispirano, noi siamo pronti a scommettere che continueranno a vivere e a diffondersi, nello spazio e nel tempo, come nuovi «classici» sempre in grado di ispirare nuovi autori, ovunque vi siano uomini che vogliano imparare a fare arte con il rigore scientifico che essa richiede per comprenderla e per progettarla.
Con ciò che ricaveremo da questo Laboratorio, attraverso i Sistemi di Studio reticolare e i Cicli di lezioni che pubblicheremo negli Ambienti di Studio che deciderete di frequentare, vi faremo «saltare» dalla mente di un autore a quella di un suo maestro o erede, per farvi apprezzare le complesse architetture di capolavori che potreste aver già letto ma senza coglierne tutta la ricchezza in essi racchiusa.
Così scoprirete le innumerevoli qualità che differenziano questi capolavori da racconti solo apparentemente simili (per il genere, per l’argomento trattato) ma scritti in fretta e senza la cura necessaria per dotarli della complessità che contraddistingue le opere d’arte.
La scelta dei progetti tiene conto anche della possibilità di spostarsi, attraverso di essi, da una Bottega all’altra. Per questo abbiamo deciso di privilegiare quelli che, così come sono fatti, offrono al lettore/studioso numerose «porte» di ingresso/uscita che li collegano implicitamente a tanti altri capolavori, in ogni forma espressiva, che condividano con essi soluzioni e regole, temi e modelli logici e archetipici.
In questa Bottega esplicitiamo, rappresentiamo e argomentiamo le rete di correlazioni implicite tra progetti narrativi, distanti nello spazio e nel tempo, che sfidano le nostre e le vostre sinapsi a esplorare e riconoscere quelle parentele non immediatamente percepibili che si rivelano solo scoprendo i meccanismi condivisi.
In questo modo, frequentando gli Ambienti di Studio in cui pubblichiamo i risultati del nostro lavoro di Bottega, potrete progressivamente scoprire quel labirinto intertestuale e intermediale che collega tra loro i tanti Tesori Narrativi dell’Umanità che stiamo pazientemente ripulendo dalle incrostazioni della cultura di massa. Questa infatti, riproducendosi come una pianta infestante, ricopre e rende superficialmente indistinguibili i capolavori che progressivamente rimpiazza.
In ognuno di questi capolavori è racchiuso un tesoro di insegnamenti che da solo basterebbe a farvi comprendere come apprezzare e come costruire un racconto artistico. Tutto ciò che estrarremo e sistematizzeremo in forma di Sistemi di Studio Reticolare vi consentirà di assumere gli autori di questi racconti come vostri tutor virtuali, e di poter godere, passando da un racconto all’altro, degli insegnamenti di una molteplicità di guide spirituali, che vi faranno scoprire i tanti modi per fare letteratura d’arte, e per racchiudere, nella letteratura d’arte, il sapere di una Civiltà.
Nel tempo in cui godrete dei primi risultati del nostro lavoro decennale, noi svilupperemo nuovi Cicli di Lezioni e Sistemi di studio relativi ad altri capolavori in programma, e li renderemo progressivamente disponibili nei diversi Ambienti di Studio a cui avrete accesso come iscritti ad una delle Offerte da noi studiate per i nostri utenti e sostenitori.
Quando comincerete a comprendere e ad apprendere quello che occorre per diventare migliori lettori e studiosi, nonché autori, allora potrete anche decidere se affiancarvi a noi in questa impresa potenzialmente senza fine.
Il Piano di Lavoro
VIII secolo a.C. – VI secolo a.C. – Odissea
di Omero
O del viaggiare e narrare senza fine, e dei ritorni difficili o impossibili per i viaggiatori predestinati a eroiche imprese
395-365 a.C – Dialoghi
Platone
O del racconto dialogico come strumento formativo ed educativo
2 d.C. e l’8 d.C – Metamorphosĕon libri XV (Le Metamorfosi)
di Publio Ovidio Nasone
O delle inevitabili trasformazioni dei personaggi e delle storie
1175-1190 – Le Roman de Perceval ou le conte du Graal
di Chrétien de Troyes
O dell’amor cortese e delle cavalleresche imprese, dell’ingenuità dei protagonisti e dei piani imperscrutabili del destino-autore
1204-1337 – Storie di Santo Francesco e dei suoi Fraticelli
Le Fonti Francescane, o del racconto composito da una molteplicità di prospettive
1204-1226 Francesco D’Assisi scritti
1228-29 Tommaso da Celano Vita del Beato Francesco
1244 La leggenda dei tre compagni Anonimo
1322-28 Ugolino Brunforte: I fioretti di San Francesco
1327 e il 1337 Ugolino Brunforte: Actus beati Francisci et sociorum eius
1314 – Inferno da La Divina Commedia
di Dante Alighieri
O dei viaggi di formazione e dell’importanza delle guide
1349-51 – Il Decamerone
di Giovanni Boccaccio
O di come una storia tiri l’altra e del ruolo del cantastorie
1433-1440 – I quattro libri della famiglia
di Leon Battista Alberti
O della molteplicità dei punti di vista che compongono un intreccio di storie
1483 – Orlando Innamorato
di Matteo Maria Boiardo
1516 – Orlando furioso
di Ludovico Ariosto
1970 – Orlando furioso di Ludovico Ariosto raccontato da Italo Calvino
di Italo Calvino
O dei racconti che riaprono i racconti, e del raccontare come riraccontare
1532 – La vie de Gargantua et de Pantagruel (Gargantua e Pantagruele)
di François Rabelais
O del sarcasmo e dell’ironia come metanarrazione
1605-15 – El Ingenioso Hidalgo Don Quijote de la Mancha (Don Chisciotte della Mancia)
di Miguel de Cervantes Saavedra
O del racconto come illusione, e dell’avventura come sogno a occhi aperti
1623 – Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
di Galileo Galilei
O del racconto scientifico in forma artistica
1726 – Travels into Several Remote Nations of the World, in Four Parts. By Lemuel Gulliver, First a Surgeon, and then a Captain of Several Ships (I viaggi di Gulliver)
di Jonathan Swift
O del dialogo tra verosimile e assurdo nel dare forma narrativa ironica e umoristica ai paradossi logici
1759-1767 – The Life and Opinions of Tristram Shandy, Gentleman (Vita e opinioni di Tristram Shandy Gentiluomo)
di Laurence Sterne
O del racconto non lineare come digressione meta e iper narrativa senza fine
1759-1767 – Les Liaisons dangereuses (Le amicizie pericolose)
di Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos
O del racconto epistolare e delle scommesse tra i personaggi e il lettore
1796 – Jacques le fataliste et son maître (Jacques il fatalista e il suo padrone)
di Denis Diderot
O del racconto come sviluppo errabondo di un altro racconto
1796 – Wilhelm Meisters Lehrjahre – (Gli anni di apprendistato di Wilhelm Meister)
1813-17 Italienische Reise – Viaggio in Italia
di Johann Wolfgang von Goethe
O del raccontar viaggiando e imparando
1805 – Manuscrit trouvé à Saragosse – (Manoscritto trovato a Saragozza)
di Jan Potocki
O del racconto come puzzle multidimensionale e multifunzionale, che sfida l’autore e il lettore a costruirlo e ricostruirlo scoprendo le varianti consentite dal medesimo progetto
1816-18 – Frankenstein, or The Modern Prometheus – (Frankenstein o il moderno Prometeo)
di Mary Shelley
O delle profetiche attuazioni del mito, e del rapporto tra autori e personaggi-autori nello sviluppo del racconto
1819-21 – Lebensansichten des Katers Murr nebst fragmentarischer Biographie des Kapellmeisters Johannes Kreisler in zufälligen Makulaturblättern (Il gatto Murr. Le sagge riflessioni del gatto Murr mischiate a una biografia frammentaria del maestro di cappella Johannes Kreisler presentate a caso come fogli strappati)
di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann
O del difficile equilibrio tra casuale e causale nell’architettura del racconto
1825-1827 – I promessi sposi
di Alessandro Manzoni
O della presunzione dei personaggi e del lettore nella partita truccata con il Destino-autore; e dei ruoli impliciti dei personaggi, chiamati a recitare i ruoli che l’autore, lo spettatore, e gli attori recitano nella vita per realizzare il progetto narrativo
1832-41 – Tales of Mistery and Imagination (Racconti del terrore)
di Edgar Allan Poe
O del ruolo dell’imponderabile e del mistero nel racconto inteso come serie di enigmi logici e dilemmi morali
1845-46 – Wuthering Heights (Cime tempestose)
di Emily Brontë
O dell’ambiguità come componente necessaria del racconto artistico, e del ruolo dei fantasmi nella narrazione sospesa tra il realistico e il fantastico, tra il sogno a occhi aperti e l’indagine conoscitiva
1846 – Двойник, Dvojnik (Il sosia)
di Fëdor Dostoevskij
O della necessaria competizione dei personaggi doppi per il medesimo ruolo nel racconto
1851 – Moby Dick, or The Whale (Moby Dick)
di Herman Melville
O del mostruoso e del misterioso nelle variazioni sui modelli archetipici del racconto mitologico
1851 – The House of the Seven Gables (La casa dei sette abbaini)
di Nathaniel Hawthorne
O delle leggende che rendono incredibile il vero e verosimile il fantastico
1853 – Sylvie
di Gérard de Nerval
O della coesistenza paradossale tra racconto e metaracconto
1875-77 – Aнна Каренина (Anna Karenina)
Lev Tolstoj
O della vita dei sentimenti e della sopravvivenza dei personaggi
1876-91 La Maison Tellier (La casa Tellier)
Guy De Maupassant
O del candore e dell’innocenza dei personaggi e dei lettori
1860-61 – Great Expectations (Grandi Speranze)
di Charles Dickens
O delle autobiografie ipotetiche e dei racconti di formazione di un aspirante autore
1845-1862 – Les Misérables (I miserabili)
di Victor Hugo
O del racconto seriale e della trasformazione dei protagonisti nel racconto
1880 – Vita dei campi
di Giovanni Verga
O del rapporto tra ordinario e straordinario nella narrazione
1881 – Bouvard et Pécuchet (Bouvard e Pécuchet)
di Gustave Flaubert
O delle presunzioni autoriali dei personaggi e dei lettori
1886 – Strange Case of Dr Jekyll and Mr Hyde (Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde)
di Robert Louis Stevenson
O dello sdoppiamento e della lotta del protagonista con il proprio alterego
1887 – A study in scarlet (Uno studio in rosso)
Arthur Conan Doyle
O delle indagini parallele dei personaggi e dei lettori
1898 – The Turn of the Screw (Giro di vite)
di Henry James
O dei personaggi che vivono nel racconto solo attraverso le immaginazioni degli altri personaggi
1914-15 – Der Prozess (Il processo)
di Franz Kafka
O della necessità dei protagonisti di espiare le proprie colpe
1915-16 – The Shadow Line: A Confession (La linea d’ombra)
di Joseph Conrad
O del conflitto tra la fanciullezza e la maturità dei protagonisti del racconto
1915-16 – The Great Gatsby (Il grande Gatsby)
di Francis Scott Fitzgerald
O del crepuscolo delle storie e della nascita delle leggende
1935-44 – Ficciones (Finzioni)
di Jorge Luis Borges
O del raccontare le origini immaginarie dei racconti
1936 – Der schwedische Reiter (Il Cavaliere svedese)
di Leo Perutz
O della caratterizzazione dei protagonisti
1939 – Ungeduld des Herzens (L’impazienza del cuore)
di Stefan Zweig
O del cammino del racconto attraverso gli effetti collaterali delle decisioni dei personaggi
1942 – Winter’s Tales (Racconti d’inverno)
di Karen Blixen
O del narrare come tessitura di racconti legati da fili invisibili all’occhio inesperto
1947 – Exercices de style (Esercizi di stile)
di Raymond Queneau
O del racconto come sistema di variazioni narrative ed espressive implicite o esplicite
1951-52 – The Old Man and the Sea (Il vecchio e il mare)
di Ernest Hemingway
O delle prove, delle sfide nelle imprese dei personaggi leggendari
1952 – L’Homme qui regardait passer les trains (L’uomo che guardava passare i treni)
di Georges Simenon
O delle incapacità dei personaggi di cogliere e sfruttare, anziché subire, gli scherzi del destino-autore
1953 – Jules et Jim (Jules e Jim)
di Henri-Pierre Roché
O dell’intreccio di storie e della stratificazioni che occorrono per creare un racconto artistico
1957 – Quer pasticciaccio brutto de via Merulana
di Carlo Emilio Gadda
O dei racconti ingarbugliati
1969 – Il castello dei destini incrociati
di Italo Calvino
O del labirinto narrativo e degli intrecci possibili
1970 – 84, Charing Cross Road
di Helene Hanff
O del racconto indiretto epistolare, e sul conoscersi attraverso l’arte
1978 – La vie mode d’emploi (La vita, istruzioni per l’uso)
di Georges Perec
O del racconto come macchina generativa di racconti
1985 – El amor en los tiempos del cólera (L’amore ai tempi del colera)
2002 – Vivir para contarla (Vivere per raccontarla)
di Gabriel García Márquez
O del vivere per raccontare e del raccontare per vivere
1996 – Infinite Jest
di David Foster Wallace
O dell’iper-racconto come naufragio progettuale nel mare del narrato e del narrabile