Le Nuove Botteghe Umanistiche

Gli Ambienti di Studio, Progettazione e Sviluppo, dove trasformiamo «oggetti» inerti e irrelati in «strumenti» di metodo per studiare, con la scienza, le soluzioni e le regole della narrazione artistica, per indagare l’architettura di capolavori immortali, per esplorare la rete delle correlazioni tra le innumerevoli varianti di modelli archetipici, e per scoprire i meccanismi narrativi e compositivi condivisi tra opere distanti tra loro nello spazio, nel tempo, e nelle forme espressive.

Il Segreto ritrovato

a lezione dagli “auteur” per imparare come fare arte con il cinema

Questo è il Laboratorio in cui sviluppiamo il Sistema ideale per imparare a controllare tutti gli aspetti e livelli, ideativi produttivi e promozionali, che nessun autore dovrebbe lasciare ad altri o al caso nel progettare e e realizzare un’opera cinematografica con ambizioni artistiche.
Qui studiamo Il dialogo tra il «cinema classico» e il «cinema nell’era dell’informazione digitale» alla ricerca degli insegnamenti degli autori del “segreto perduto” e dei loro eredi.
Qui ci occupiamo degli archivi e della ricerca, dei progetti e del metodo degli autori che hanno inventato la settima arte.
Qui i principi di composizione e di funzionamento dei testi audiovisivi e multimediali diventano oggetti di studio, oltre che strumenti di progettazione.
Qui realizziamo un nuovo strumento, iper-testuale e multi-mediale, per esplorare le opere dei maestri del cinema e per studiare, attraverso di esse, le regole della narrazione artistica in forma audiovisiva.

Il Sistema di Studio “Il Segreto Ritrovato”

Il Progetto  ・  I Moduli Didattici

Il Sistema di Studio Reticolare, ovvero il reticolo di “Tele ipermediali” che intrecciamo in questo Laboratorio, attua il proposito di François Truffaut di far dialogare, direttamente e indirettamente tra loro, gli inventori della settima arte – nonché i depositari del  “segreto perduto” – intorno alle regole della narrazione artistica mono- e multi- espressiva e alle eredità metodologiche dei maestri delle arti classiche.

Abbiamo concepito questo nuovo Sistema – indirizzato principalmente a studenti, studiosi e autori – non solo come un innovativo strumento di formazione che Scuole e Università potrebbero acquisire e rivolgere ai propri studenti, docenti e ricercatori, ma anche come uno strumento di conoscenza del cinema in grado di valorizzare prodotti editoriali audiovisivi esterni al Sistema, di cui, nelle Tele Ipermediali che lo compongono, sono mostrate le sole parti che rappresentano e esplicitano le correlazioni tra i progetti degli autori e alle risorse esterne ad esse. Le Tele così intese possono essere usate per collegare logicamente quanto l’utente già conosce (del cinema contemporaneo, del cinema del suo paese) a quanto non conosce ancora (del cinema classico del passato, del cinema di altri paesi e, al di là del cinema, delle arti classiche) e quindi per sollecitare nell’utente il desiderio di esplorare la cultura cinematografica, e più in generale umanistica, attraverso l’accesso a servizi di distribuzione online per la fruizione di prodotti artistici di diversa natura. In altre parole, ogni Tela che compone il Sistema contiene link virtuali alle altre Tele e  alle risorse esterne che tutte le Tele del Sistema presuppongono e invitano ad attivare.

Questo Laboratorio fu avviato venti anni fa, quando quando l’Istituto MetaCultura, in collaborazione con U.C.L.A. Extension, iniziò a progettare un Corso avanzato di specializzazione e perfezionamento denominato “Auteur’s Studio”, proprio come la Bottega in cui vi trovate che ne ha ereditato il nome e gli obiettivi. Il Laboratorio subì un interruzione per mancanza dei fondi necessari a sostenere un’impresa che non potevamo compiere da soli. Quello fu uno dei casi in cui scoprimmo che i nostri partner sarebbero intervenuti solo a cose fatte, qualora cioè noi, a nostre spese, avessimo realizzato l’intero Sistema. Il paradosso era che per produrre un Sistema così complesso dedicato al cinema degli “auteur” venivamo trattati noi stessi come “auteur”; cioè noi avremmo dovuto investire sul Progetto, mentre il nostro Partner Istituzionale si sarebbe limitato a distribuire il nostro prodotto attraverso le proprie  infrastrutture, dividendo gli introiti con noi senza aver contribuito alle spese per realizzarlo. Così nel migliore dei casi i nostri guadagni avrebbero coperto appena le nostre spese, mentre per loro sarebbero stati reali guadagni. Ora è vero che noi siamo e vogliamo essere sempre «non profit» ma anche «non scemi». E dal momento che non disponiamo di fortune da investire nella nostra attività, dobbiamo sempre stare molto attenti a non reinvestire gli introiti derivanti dalla distribuzione dei nostri servizi in nuovi progetti che per le ingenti spese facciano arenare i progetti stessi e l’intera nostra attività; come è accaduto nel caso di questo progetto e peggio ancora nel caso del progetto dedicato a Roberto Rossellini quando, dopo le doverose Celebrazioni del  Centenario, tutti i Partner istituzionali hanno abbandonato la barca lasciandoci soli a sostenere spese che ci hanno messo in ginocchio. Nel caso di questo progetto, quello che capimmo allora era che nell’editoria, in questo caso l’editoria manualistica entro cui il nostro progetto era stato riduttivamente classificato dal nostro partner, le spese sono giudicate erroneamente irrilevanti; gli «scrittori», infatti, di solito non mettono sul piatto le spese sostenute per realizzare un romanzo, ma si «accontentano» della somma e/o della percentuale sugli utili derivanti dalla distribuzione. Noi invece, dopo aver realizzato un primo modulo dell’intero Sistema per mostrare al nostro Partner di cosa eravamo capaci e cosa il Sistema avrebbe offerto agli utenti, ci trovammo senza mezzi per andare avanti e senza Partner disposto a investire insieme a noi nell’impresa. Così ci rendemmo conto che realizzare un Sistema articolato come questo comportava un investimento più vicino a quello necessario per la realizzazione  di un film che di un libro, soprattutto per i tempi di ideazione e realizzazione, gli investimenti tecnologici e l’impegno considerevole di un maggior numero di autori rispetto ad altri progetti. Ma sempre in quell’occasione impariamo anche, a nostre spese, a non fidarsi di chi usa la parola “partner”, che nel mercato dello spettacolo equivale troppo spesso a «cercatore e sfruttatore di opportunità di facile guadagno».

Così ora, con l’occasione dell’avvio del Portale, abbiamo deciso di tornare a investire nello sviluppo di questo impegnativo e ambizioso progetto, contando che proprio voi, che lo utilizzerete, diveniate i nostri tanti e piccoli reali partner nell’impresa di realizzarlo modularmente, una tela alla volta.

Oggi l’obiettivo che ci siamo dati, nella prospettiva di aprire una nostra “Alta Scuola di Perfezionamento in Narrazione Artistica Poliespressiva”, è quello di realizzare un completo «Sistema di formazione autoriale», intendendo con ciò un nuovo strumento per offrire, a tutti coloro che studiano, insegnano, e fanno cinema, quelle competenze che non sono incluse nelle conoscenze della “tecnologia” e della “storia” del cinema, che di solito costituiscono la materia delle Scuole di specializzazione e dei Corsi Universitari dedicati alla Cinematografia.

Il nostro Sistema non è assimilabile neppure a uno di quei corsi di regia e/o sceneggiatura con cui si forniscono agli utenti alcune conoscenze sulla scrittura cinematografica basate sull’esperienza empirica di uno sceneggiatore o di un editor che cerca di spiegarsi e di spiegarvi le ragioni del successo di alcuni film piuttosto che altri, e quindi vi offre una formula per imitare successi di mercato che peraltro hanno già esaurito gli interessi voraci degli spettatori e sono diventati modelli stereotipati ormai quotidianamente riprodotti dalla cultura di massa per riempire i palinsesti televisivi e i menu delle piattaforme.

L’utilità del nostro Sistema inizia dove finiscono i vantaggi offerti dai corsi tecnici, storici, e di generica basilare conoscenza delle regole del gioco audiovisivo.

Infatti anche in questo caso non ci occupiamo di narrazione, ma di narrazione in forma artistica. A noi interessa riuscire a far acquisire ai nostri utenti quelle competenze che trasformano un cineasta appassionato di cinema in un «auteur» capace di dialogare in modo adeguato – attraverso la sua opera – con coloro che sono riusciti a fare, anche del cinema, un’arte.

“Il Segreto Ritrovato” è un complesso sistema formativo che permette di estrarre e mettere a confronto le competenze dei maestri del cinema classico per rivolgerle a quanti non si accontentano di saper fare cinema, ma vogliono imparare a farlo come lo farebbero coloro che hanno portato il cinema agli stessi livelli di raffinatezza estetica e di rigore scientifico raggiunti in campi come la pittura e la musica, la letteratura e il teatro.

Grazie alla sua struttura ipermediale, si sviluppa come un sistema didattico modulare interattivo; un sistema per l’apprendimento dei principi metodologici, interdisciplinari e intermediali, della composizione e della narrazione, e per lo studio delle soluzioni autoriali in tutte le forme, mono- e multi-espressive, in cui sono state elaborate.

Questo nuovo strumento è rivolto a tutti coloro che, come autori o come studiosi, come insegnanti o come studenti, desiderano impadronirsi di regole e strategie della narrazione audiovisiva in forma artistica.

Esso consente di individuare – in progetti già realizzati – ed elaborare – in nuovi progetti – soluzioni narrative e compositive adeguate alla complessità della narrazione artistica. Il Sistema permette di identificare principi metodologici attraverso i racconti  audiovisivi presi in esame, e di studiare i racconti audiovisivi attraverso i principi.

Il Sistema adotta come «tutor virtuali» i maestri del cinema, della letteratura e delle arti classiche, e correla le loro riflessioni teoriche sull’arte narrativa alle soluzioni da essi stessi inventate, sperimentate, e applicate nei loro progetti.

L’architettura del Sistema permette infatti di integrare in un unico strumento didattico il rigore metodologico di un «manuale»  reticolare (per lo studio dei principi di narrazione e composizione) insieme alla vastità di un «archivio» digitale (per esercitare e verificare in progetti elaborati da grandi autori, quanto appreso nel manuale).

Questo Sistema «e-learning» unisce alla profondità di lezioni di metodo l’ampiezza di archivi di risorse documentali per consentire agli utenti di riconoscere e acquisire «i principi universali della narrazione artistica» attraverso lo studio dei progetti dei maestri che li hanno inventati e applicati; al contempo consente di scoprire e studiare i progetti autoriali dei maestri del cinema, le loro soluzioni straordinarie adoperando i principi stessi come criteri di correlazione, comparazione e navigazione tra le loro opere.

 

L’oggetto di studio

“Il Segreto Ritrovato” è l’ambiente di formazione autoriale che l’Istituto MetaCultura ha progettato e intende sviluppare per offrire  un Sistema integrato di strumenti metodologici, di specializzazione e perfezionamento, a quanti, tra studenti e professionisti, intendano acquisire nuove competenze o sviluppare ulteriormente quelle che già possiedono.

Tali competenze riguardano tutto quello che occorre per avere il pieno controllo di ogni fase e aspetto delle attività progettuali, realizzative e promozionali che un “auteur” deve essere in grado di svolgere direttamente, o indirettamente attraverso un team di stretti collaboratori preparati e in grado di rispettare il suo progetto. In questa prospettiva il Sistema che abbiamo intenzione di completare è rivolto a tutti coloro che non si accontentano di saper dirigere un film, montarlo, scriverne una sceneggiatura, ma vogliono elaborare loro stessi il progetto del  film sotto ogni aspetto, e controllarne la realizzazione firmandone, da auteur, ogni inquadratura.

In altre parole il Sistema si occupa di quelle competenze che fanno la differenza tra:

– possedere una professionalità tecnica per svolgere un ruolo nel processo produttivo di un film,

– possedere una professionalità artistica per ideare, sviluppare e seguire un proprio progetto filmico, riconoscibile come parte della propria opera e come parte di un dialogo tra autori.

Il Sistema assume esplicitamente come riferimento quella figura di “auteur” che la “Nouvelle Vague”, e in particolare François Truffaut, hanno delineato come modello ideale, capace di integrare l’attività di studio analitico con quella di progettazione testuale.

Questa figura, che taluni critici hanno cercato sbrigativamente di archiviare come fenomeno storicizzabile, nato e concluso con gli anni della “Nouvelle Vague”, si rivela invece una costante metodologica a cui, con nomi diversi (“mavericks”, “filmakers”, “indipendenti”), tutti i grandi cineasti, e più in generale tutti i grandi artisti, si sono riferiti nell’esercitare la loro attività.

Gli ideali che nel cinema hanno ispirato un movimento come la “politique des auteur” sono infatti gli stessi che qualunque autore,  non solo cinematografico, ha inseguito e spesso anche teorizzato per difendere, valorizzare, promuovere o addirittura insegnare i principi con cui ha concepito ogni suo capolavoro, correlandolo da un lato agli altri progetti che hanno concorso a realizzare la sua opera, e dall’altro a quelli degli autori con cui ha dialogato direttamente o indirettamente attraverso la sua opera.

Un auteur è tale non perché diventa, «per necessità», «economicamente» «indipendente», ma perché «per scelta» vuole mantenere il pieno controllo – ideativo, produttivo, promozionale – di ogni fase e aspetto della costruzione della propria opera. Ogni auteur è «riconoscibile» non dalla firma sotto la sua opera ma dalla sua stessa opera, che porta la sua firma in ogni sua parte. Un vero auteur è infatti capace, con i suoi progetti, di affermarsi come garanzia di continuità di un’opera e di una tradizione, perché è in grado di superare mode e tendenze coeve per far continuare a vivere i suoi progetti nel tempo e e farli circolare ovunque, al di là dei confini culturali creati da chi ha timore di confrontarsi con le qualità dei classici.

La scelta autoriale non va confusa con una scelta ideologica; essa richiede precise competenze che hanno conseguenze visibili nell’opera e nel modo di lavorare dell’autore:

– la firma di un auteur è riconoscibile nelle soluzioni con cui è composto ogni progetto

– i progetti di un auteur sono correlati tra loro in modo da comporre un unico grande progetto – la sua opera – concepito come sistema di variazioni implicite ed esplicite,

– la lezione di un auteur può essere acquisita e sviluppata da collaboratori ed eredi che ne hanno appreso i principi fino al punto di farla diventare un marchio di fabbrica che qualifica i prodotti nati dalla Factory di cui l’autore non è solo il testimonial ma il garante di una qualità che lui stesso ha insegnato a curare  (ad esempio i cartoni animati de «La Disney» al tempo in cui Walt Disney era ancora vivo e poteva avere il pieno controllo di ogni fase e aspetto della loro produzione),

– un auteur tende a creare una squadra di collaboratori che ne interpretano correttamente il pensiero e sono in grado di sostituirlo negli aspetti del lavoro che egli non può curare direttamente.

– i progetti di un auteur intessono una fitta rete di rapporti tra loro e con quelli dei loro maestri, interlocutori, ed eredi.

 

Le competenze richieste ad un auteur travalicano quel ruolo specialistico-settoriale e tecnico-realizzativo richiesto a un professionista chiamato a portare un contributo in un lavoro – altrui – che non controlla e di cui non è mai completamente responsabile.

L’auteur si riconosce innanzitutto per la capacità di far precedere alla fase di «studio progettuale» una adeguata fase di «studio analitico», in cui gli è richiesta una competenza interdisciplinare, una capacità di identificare e di analizzare le fonti più adeguate per lo studio e la preparazione del soggetto e della sceneggiatura;

Un auteur non ha la presunzione ingenua di elaborare soggetti «originali», e perciò deve sapersi muovere non solo all’interno di uno specifico campo artistico, e non solo di un preciso periodo storico; deve acquisire la piena consapevolezza della rete intertestuale in cui ogni suo nuovo progetto stabilirà correlazioni e da cui trarrà stimoli per l’elaborazione di una variante significativa; una variante all’interno di un dialogo a più voci iniziato prima di lui e certamente da lui non concluso.

Un altro tipo di competenza richiesta all’auteur è quella di saper coordinare e integrare, nel suo progetto, il lavoro di altri artisti  che possano portare contributi specifici nello sviluppo e nella messa in forma del piano espressivo e di quello narrativo.

Anche da questa prospettiva la figura dell’auteur si distingue dal semplice cineasta in quanto mostra di saper assimilare il lavoro di altri autori, spesso non inferiori a lui, senza perdere la propria identità, ma portandoli a offrire un contributo originale alla propria opera.

Inoltre un auteur deve imparare a dirigere tutte le diverse professionalità da lui chiamate a portare contributi alla realizzazione di un suo progetto quando non è lui stesso a curare in prima persona tutti gli aspetti della realizzazione.

Infine una competenza spesso trascurata, ma non meno importante ai fini della carriera di un auteur, è quella che lo impegna anche nella veste di promotore della propria opera, nonché in quella di formatore dei propri collaboratori e del proprio pubblico.

Su questo piano un auteur si distingue per la scelta di seguire la propria opera anche dopo la realizzazione, durante la distribuzione e addirittura tra un progetto e l’altro, adattando se necessario la propria vita privata, e manipolando la sua stessa immagine per divenire attore oltre che autore, per preparare e per seguire anche fuori dal set la vita, sia pure autonoma, dei propri progetti una volta realizzati e distribuiti.

 

Lo Strumento di Studio

“Il Segreto Ritrovato” è un complesso Sistema di apprendimento basato sull’integrazione tra strumenti metodologici e strumenti tecnologici, tra docenti reali e docenti virtuali.

Il Sistema di Studio Reticolare è anche il risultato di anni di sperimentazioni intorno all’impiego di tecnologie elettroniche ipermediali per rappresentare, e per consentire di studiare, il complesso sistema di relazioni logiche tra:

– le articolazioni di un medesimo progetto di un autore,

– i progetti che compongono l’opera di un medesimo autore,

– i progetti appartenenti ad opere di diversi autori.

Grazie all’architettura delle «Tele ipermediali», che compongono il Sistema, è possibile:

– esplorare la natura delle correlazioni che legano i racconti e le articolazioni di un medesimo racconto in unità di livello più complesso;

– definire principi di studio, di narrazione e composizione dei progetti narrativi;

– acquisire gradualmente una competenza specifica anche riguardo i meccanismi di funzionamento e di costruzione del Sistema stesso, che si aggiunge alla alla conoscenza degli oggetti presi esame attraverso di esso.

Questo Sistema è concepito anche per favorire il passaggio degli utenti dal ruolo di semplici fruitori a quello di implementatori del Sistema stesso, che, per sua natura è aperto a continui aggiornamenti, sia dei dati sia dei collegamenti tra di essi. Il Sistema prevede infatti la possibilità di introdurre sia nuovi documenti correlabili, attraverso di esso, sia nuovi criteri di correlazione, tra i documenti già correlati attraverso di esso.

 

I presupposti metodologici

Il modello di Sistema Cognitivo in forma Ipermediale che sostiene lo sviluppo di questo progetto, dedicato al Cinema in forma artistica, presuppone che l’ausilio didattico a disposizione del docente e dello studente – il manuale – debba aiutare a scoprire al contempo: nuovi oggetti di studio correlati tra loro, e nuovi strumenti per studiare, da molte prospettive e a diversi livelli, gli oggetti stessi; presuppone anche un’interesse «metodologico», da parte di chi lo usa, ad apprendere i principi universali della narrazione e composizione artistica in ogni campo espressivo e narrativo.

In questa prospettiva il manuale dovrebbe insegnare a ricavare, dall’analisi dei progetti di autori classici, quei principi universali che possono essere usati come pietre di paragone per valutare le  soluzioni ideate dagli stessi autori, utilizzate e racchiuse nei loro progetti, nonché le relazioni non immediatamente percepibili tra i progetti stessi. Il manuale dovrebbe mostrare come, dall’analisi di un particolare oggetto di studio – un progetto autoriale – sia possibile scoprire i principi metodologici e le soluzioni elaborate con essi dall’autore per realizzare il progetto.

Il manuale svolge il suo compito quando funziona come strumento, per ricavare e apprendere principi metodologici da complessi oggetti di studio, e al contempo per riconoscere e studiare applicazioni di quei principi in ulteriori oggetti di studio, e per scoprire insospettabili relazioni tra di essi.

Il Sistema ipermediale, per la sua intrinseca reticolarità, deve consentire di cogliere e rappresentare, insieme al valore informativo dei racconti, quello iper-informativo delle relazioni interne ed esterne ad essi; quel valore che permette sia di distinguere e apprezzare la lezione di autori capaci di intessere, con le loro opere, legami tra ricerche e opere di ogni campo artistico, sia di far emergere la rete di relazioni tra racconti distanti nello spazio e nel tempo, ma correlati sul piano metodologico per le strategie narrative ed espressive che sono sviluppate e applicate in essi.

 

I Docenti

Una delle finalità del Laboratorio dedicato al progetto “Il Segreto Ritrovato” è quella di ridare voce ai maestri del cinema classico in una insolita veste di insegnanti, sia pure virtuali, capaci di riflettere e far riflettere sui modi con cui loro stessi hanno concepito le loro straordinarie opere.

Il Sistema cognitivo che noi sviluppiamo in questo Laboratorio è infatti pensato per estrarre, dai giacimenti documentali dei lavori dei maestri del cinema classico, quell’insieme di competenze che gli autori stessi hanno sviluppato e applicato nella loro opera artistica e che non di rado hanno reso anche oggetto di scritti e interviste sul «come fare cinema».

Uno dei criteri che ha influenzato la scelta degli autori adottati come maestri virtuali è stato senza dubbio quello di privilegiare coloro che, oltre ad aver esplorato e applicato un gran numero di principi di narrazione e composizione, creando in tal modo correlazioni con altri campi artistici in cui tali principi erano già stati studiati e applicati, hanno anche dedicato tempo – in alcuni casi persino non inferiore alla loro attività creativa – per definire e spiegare proprio quei principi, da loro stessi considerati presupposti indispensabili per  il loro lavoro e materia imprescindibile di studio per ogni aspirante cineasta dotato di ambizioni artistiche.

A questi docenti virtuali si affiancano i docenti reali, che si occupano di continuare lo studio metodologico, «metateorico» e «metanarrativo» di quei singolari auteur, autori-studiosi. Ai nostri collaboratori, in veste di iper-autori e poi di docenti reali delle lezioni in streaming che si aggiungeranno al Sistema, spetta anzitutto il compito di ricercare nelle opere degli auteur assunti come docenti virtuali – e in quelle di loro maestri e allievi impliciti ed espliciti – sia nuove applicazioni dei principi identificati, sia nuovi principi con cui rileggere e collegare i progetti autoriali presi in esame nel Sistema. Se gli autori classici sono i depositari di conoscenze e competenze, gli iper-autori del Sistema “Il Segreto Perduto” sono gli estrattori di tali conoscenze e competenze. In questo Laboratorio essi creano labirinti cognitivi di conoscenze e competenze che potremo offrire agli utenti del Sistema come un reticolo di lezioni ipermediali da esplorare e da apprendere.

 

La Tecnologia 

“Il Segreto Ritrovato” è un sistema integrato di apprendimento in cui, grazie alla tecnologia ipermediale, la lezione di metodo è ricavata, definita e applicata attraverso lo studio delle correlazioni tra i progetti dei maestri del cinema.

Con questo Sistema tanto lo studente appassionato di cinema quanto l’autore che lo pratica già ma vuole imparare a farlo come un “maestro del segreto perduto”, possono proseguire la loro formazione dialogando indirettamente, o meglio virtualmente, con coloro che hanno inventato il cinema e lo hanno fatto diventare un’arte.

Sono molti i vantaggi che il Sistema introduce nel modo di insegnare e di imparare. Ne vogliamo sottolineare qui almeno due:

– un primo vantaggio, che può offrire solo la tecnologia digitale unita alla reticolarità logica del sistema cognitivo, è quello di «adottare», con il sussidio ipermediale, una molteplicità virtuale di docenti (i punti di vista metodologici) scelti tra i più prestigiosi auteur del cinema classico per lo più ormai scomparsi, e una molteplicità di oggetti di studio (l’archivio dei progetti e degli studi degli auteur) reperiti tra i più rari e preziosi giacimenti di risorse documentali di collezioni private e pubbliche.

– un secondo vantaggio nasce dall’interazione tra la lezione metodologica degli auteur assunti come «tutor virtuali» – i principi di narrazione e composizione desunti dalle loro opere e da loro stessi definiti in saggi e interviste – e la disponibilità in archivio dei loro stessi progetti documentati sotto ogni aspetto; un’interazione tale che per ogni principio studiato può essere collegata ad esso una molteplicità di esempi applicativi nelle loro stesse opere; e per ogni articolazione dei loro progetti narrativi può essere collegata una pluralità di principi con cui poterla studiare. In altri termini il Sistema offre una molteplicità di lezioni per definire i principi e per applicarli ad ogni scena presa in esame.

Il Sistema ipermediale è concepito per aiutare l’utente a trattare i progetti degli auteur come «sistemi» essi stessi, dalla cui complessa architettura può essere ricavata tanto una lezione di metodo intrinseca, che consente di espandere le competenze dell’utente, quanto una rete di correlazioni intertestuali, che consente di espandere le conoscenze dell’utente stesso.

La disponibilità virtuale degli insegnamenti metodologici di alcuni grandi auteur del passato e del presente permette di distinguere tra le domande invarianti, che gli auteur si pongono nell’affrontare il loro lavoro, e le soluzioni strategiche varianti, che definiscono il loro stile e la loro ricerca.

L’utente può infatti confrontare i «modi» in cui diversi auteur hanno affrontato le medesime questioni: ovvero come da un lato hanno creato nuovi capitoli della loro opera, e come dall’altro hanno partecipato a un dialogo a distanza tra auteur, non solo cinematografici.

Il Sistema consente all’utente di scoprire e di esplorare la rete di correlazioni interne a un medesimo progetto, tra progetti di un medesimo autore, tra progetti di diversi autori a distanza di spazio e di tempo.

A questo dialogo virtuale tra auteur i fruitori sono invitati a partecipare preparandosi a raccogliere l’eredità metodologica dei maestri che li guidano nella rete di questioni, soluzioni e correlazioni.

Per ottenere questo risultato, l’Istituto MetaCultura:

– ha sistematicamente «estratto», da migliaia di documenti, elaborati da maestri della cinematografia e delle altre arti, le «competenze progettuali» inerenti ad essi;

– ha identificato i principi di narrazione e composizione, e ne ha ricercato sia innumerevoli «applicazioni», in ogni articolazione di ogni progetto narrativo preso in esame, sia rigorose «definizioni», in ogni riflessione «a margine» (intervista, articolo, saggio, presentazione) elaborata dagli auteur o dai loro collaboratori;

– ha condotto ricerche in tutto il mondo per acquisire opere e testimonianze rare e preziose,

– ha digitalizzato e editato documenti conservati su vari supporti;

– ha indicizzato segmento per segmento tutti i principi inerenti ai documenti raccolti e digitalizzati relativi all’opera e alle ricerche di questi straordinari narratori assunti come tutor virtuali per il Sistema.

 

Questo lavoro preliminare ha reso possibile l’elaborazione dei sofisticati sistemi cognitivi reticolari che permettono di navigare tra archivi di preziosi documenti (inerenti la progettazione e la realizzazione delle opere dei grandi auteur) e al contempo, navigando, di acquisire le competenze degli stessi auteur, in una continua retroazione tra studio di principi e loro applicazione testuale.

Per favorire l’acquisizione di tutte queste competenze, che nessuna scuola specialistico-settoriale è in grado di erogare nel loro insieme e nelle loro correlazioni, l’Istituto MetaCultura ha elaborato negli anni una serie di progetti dedicati agli auteur e ai loro capolavori, che si basano sull’integrazione e retroazione tra lezioni metodologiche da un lato ed esempi applicativi dall’altro.

Questo Sistema Sistema, riunendo finalmente il lavoro da noi svolto fino ad oggi sulla narrazione artistica audiovisiva, sintetizza la profondità di un corso di livello post-universitario con la vastità di una archivio di testi e di progetti su cui studiare ed esercitarsi.

Le «Tele» che compongono il Sistema assumono come oggetto di studio capolavori della narrazione audiovisiva che hanno già superato ogni confine di spazio e di tempo, e le cui soluzioni analitiche e compositive costituiscono una rete che lega la contemporaneità al passato. Viaggiando in questa rete ogni utente può acquisire da un lato competenze relative ai principi e alle soluzioni che fanno funzionare e che correlano i racconti in ogni forma espressiva presi in esame, e dall’altro conoscenze su nuovi straordinari racconti audiovisivi che possono essere studiati e correlati utilizzando le competenze elaborative via via acquisite.

 

Come funziona

Gli utenti possono considerare come docenti del Sistema:

– i ricercatori dell’Istituto MetaCultura, che hanno raccolto, digitalizzato e indicizzato i documenti d’archivio e che hanno elaborato i «meta-hyper-documenti» attraverso cui è possibile studiare e rappresentare le correlazioni tra gli stessi documenti d’archivio,

– gli “auteur” (del cinema, del teatro, della letteratura) universalmente riconosciuti come maestri dell’arte della narrazione, e in particolare della narrazione per «immagini in movimento», i cui progetti e le cui riflessioni sul proprio lavoro costituiscono la materia di studio del Sistema.

Le lezioni a cui si accede attraverso ogni Tela si svolgono sotto il tutoraggio «virtuale» dei grandi maestri del cinema. Gli auteur si presentano in veste di veri e propri tutor dei diversi moduli del corso; infatti, attraverso le loro dichiarazioni, in interviste e saggi, è possibile ascoltare la loro lezione di metodo e studiarne quindi le applicazioni nei loro stessi progetti.

Da un lato le lezioni in forma ipermediale sono costruite analizzando le opere, gli studi e i progetti degli auteur che hanno fatto del cinema un’arte; dall’altro l’analisi del loro lavoro è condotta applicando proprio i principi esplicitati dagli stessi auteur attraverso le loro riflessioni sui propri progetti e su quelli di altri registi o scrittori.

I ricercatori del nostro Istituto, nel costruire il Sistema, collegano tutte le riflessioni degli autori non solo ai progetti a cui essi esplicitamente si riferiscono, ma anche a quelli in cui possono essere trovate implicite applicazioni. Per giungere a questo risultato essi indicizzano da un lato ogni riflessione autoriale considerandola come potenziale definizione di un principio, e dall’altro ogni sequenza di ogni progetto autoriale considerandola come potenziale applicazione dei principi identificati e classificati.

Lo sforzo iper-autoriale consiste infatti nel ricercare, nel vasto archivio dei progetti autoriali, nuove applicazioni dei principi identificati, e, nel vasto archivio delle riflessioni autoriali, nuovi principi applicabili ai progetti considerati. In questo senso ogni dichiarazione autoriale raccolta può contribuire a chiarire un principio già classificato o a introdurre un nuovo principio nel Sistema; e ogni articolazione di    un progetto narrativo degli auteur può contribuire ad implementare il puzzle delle correlazioni testuali, interne ed esterne, da noi ri-costruito pazientemente utilizzando come criteri di correlazione gli stessi principi di narrazione  e composizione sviluppati, utilizzati e definiti dagli auteur.

Il Sistema che stiamo sviluppando mette a disposizione degli utenti una Bibliomediateca digitale virtuale in continua espansione che raccoglie gli insegnamenti teorici e applicativi, diretti e indiretti, degli auteur: da un lato la documentazione di progetti autoriali realizzati e non, dall’altro la documentazione di riflessioni autoriali realizzate in ogni forma mediale (alla radio, alla tv, in riviste di settore, etc.).

I documenti di archivio sono fruibili dagli utenti sia direttamente e autonomamente, attraverso l’accesso alla Bibliomediateca, sia indirettamente, attraverso l’accesso alle lezioni ipermediali della Tela a cui sono correlati.

Gli auteur adottati come tutor virtuali sono stati scelti, tra i maestri della cinematografia mondiale, in virtù di alcune precise caratteristiche:

– aver contribuito a scoprire e definire principi universali di narrazione e di composizione,

– aver portato nel cinema un’eredità di principi e soluzioni narrative ed espressive dalla tradizione delle arti classiche,

– aver riflettuto più di altri sulle soluzioni elaborate da loro stessi o dai loro maestri nel progettare capolavori della narrazione audiovisiva,

– aver dedicato parte del loro lavoro a rendere espliciti i principi da loro stessi adottati nel fare cinema,

– aver dialogato direttamente e indirettamente tra loro e con altri autori, non solo cinematografici,

– aver acquisito una indiscussa autorevolezza su uno dei temi trattati nel Sistema.

 

Tra gli auteur abbiamo scelto quelli che con più sistematicità hanno sviluppato, nella e con la propria opera, una rete di variazioni narrative ed espressive che dialoga con la rete più ampia degli autori che sono riusciti a fare arte con ogni forma espressiva. Per delineare un piano di lavoro abbiamo creato una mappa reticolare, che non solo visualizza quali auteur abbiamo assunto per questo progetto, ma anche come le loro opere siano interrelate tra loro e come la lezione dei “Maestri del Segreto Perduto” si sia trasmessa di generazione in generazione attraverso auteur che sintetizzano la lezione di più maestri di generazioni precedenti. Dalla mappa si desume anche come la lezione dei maestri si sia lentamente dimenticata, semplicemente perché i nuovi autori, privi di un rapporto diretto con i maestri, non l’hanno più studiata. E questa è per l’appunto una delle ragioni principali per cui è nato questo Laboratorio e il progetto di creare un Sistema di Studio per favorire lo studio di quella imprescindibile lezione di metodo.

Nel Sistema di Studio Reticolare che stiamo costruendo gli auteur tutor virtuali, attraverso il loro lavoro di ricerca documentato in molti modi, guidano l’utente alla conoscenza dei principi di narrazione e composizione, definiti nei loro scritti o nelle loro conversazioni e applicati nelle loro opere.

In questo senso ogni modulo didattico si avvale di prestigiosi insegnanti virtuali che forniscono agli utenti sia i criteri metodologici con cui hanno studiato, composto e realizzato i progetti narrativi che li hanno resi famosi, sia gli esempi applicativi – tratti dalla loro opera o da quella di loro maestri, eredi e interlocutori – adatti alla complessità dei temi trattati.

 

La Navigazione

Il Sistema permette di acquisire principi di narrazione e di composizione testuale navigando in una rete metodologica che correla una pluralità di principi – definiti in saggi, interviste etc. dagli autori del cinema classico – con una pluralità di sequenze in cui tali principi sono sviluppati e applicati attraverso le soluzioni straordinarie elaborate dagli auteur.

Le lezioni che compongono il Sistema da un lato assumono come riferimento il complesso dei progetti narrativi di ogni auteur nelle diverse fasi di progettazione, realizzazione e promozione, dall’altro assumono come oggetto di studio la molteplicità di principi di composizione e studio testuale, ricavabili e applicabili in ogni segmento dei progetti considerati.

Nel Sistema infatti:

– ogni principio desunto da un progetto autoriale viene studiato nelle sue applicazioni in molteplici sequenze (un principio : N sequenze),

– ogni sequenza di ciascun progetto autoriale viene studiata secondo una molteplicità di principi (una sequenza : N principi)

In questo modo è possibile ottenere una «tela», cioè un tessuto di correlazioni reticolari, il «sistema cognitivo ipermediale» in cui si incrociano le lezioni per definire i principi di narrazione e composizione con le lezioni per studiare le sequenze, e in cui quindi è possibile una doppia navigazione, reversibile in ogni momento: a partire dalle sequenze o a partire dai principi.

Grazie all’architettura ipermediale è possibile:

– sia correlare reticolarmente ogni riflessione di un auteur a tutte le parti della sua stessa opera in cui trova applicazioni, ovvero studiare i principi di metodo attraverso i progetti autoriali,

– sia correlare reticolarmente ogni parte dell’opera di un auteur a tutte le riflessioni dell’auteur stesso che ad essa possono essere applicate, ovvero studiare i progetti autoriali attraverso i principi di metodo.

Attraverso le lezioni che compongono il Sistema di Studio Reticolare (i «meta-iper-testi» elaborati dai ricercatori dell’Istituto  MetaCultura per favorire lo studio delle correlazioni tra i testi attraverso principi di narrazione e composizione racchiusi in essi) è possibile assumere ad oggetto ed esplicitare i principi di narrazione e composizione presenti nei progetti autoriali, e usarli poi come criteri di correlazione tra i progetti stessi per navigare nell’opera di un autore e tra le opere di più autori.

Lo studio delle correlazioni è condotto su tre piani:

– il livello dell’intratestualità: il dialogo interno al racconto, ovvero lo studio analitico e progettuale delle correlazioni tra le articolazioni di un medesimo progetto come varianti di un’unica strategia narrativo-espressiva

– il livello dell’intertestualità interna: il dialogo tra i racconti all’interno dell’opera del medesimo autore, ovvero lo studio analitico e progettuale delle correlazioni tra i progetti di un medesimo autore come varianti di un unico e più ampio progetto,

– il livello dell’intertestualità esterna: il dialogo tra l’opera dell’autore e quella dei suoi interlocutori diretti e indiretti (maestri ed eredi), ovvero lo studio analitico e progettuale delle correlazioni tra le opere di diversi autori come varianti di un unico modello.